Il servizio era sperimentale ed è durato un anno. Ora, dal primo luglio del 2013, in Lombardia, scattano le nuove disposizioni. Ovviamente non per risparmiare, ma per garantire al cittadino un servizio sempre migliore, per ottimizzare le risorse e per eliminare gli sprechi, così da avere più soldi per investire nella sanità , naturalmente sempre e comunque a beneficio dei sacri contribuenti.
Quindi ci si deve recare dal medico di famiglia che sull’impegnativa scriverà come prima, prelievo ripetibile valido per otto volte, con servizio a domicilio, ma con le nuove disposizioni dovrà anche allegare un modulo con tutte le patologie del potenziale cliente ed infine dovrà pure aggiungere – per paziente totalmente immobilizzato, che non può assolutamente essere trasportato, e che, ancora meglio, è già deceduto da alcuni mesi. In seguito un parente del fortunato si recherà di persona all’Asl, con la fatidica impegnativa, un documento di identità , il codice fiscale, la tessera sanitaria e la delega del defunto, e compilerà la benedetta richiesta al CUAM dell’ASR (Azienda Stupefacente di Riferimento), che solo dopo opportuni accertamenti vi manderà a casa una bella e professionale infermiera, rigorosamente straniera ma ovviamente registrata al collegio infermieri Ipasvi, con un bel mazzolino di freschi fiori finti da portare sulla tomba del richiedente! Ah, dimenticavo, per il responso delle analisi, poi dovrete tribolare ancora un po’, perché si sa, le nostre amministrazioni lavorano sempre duramente, efficacemente ed efficientemente per essere in costante evoluzione e per poterci rendere la vita sempre più agevole, gioiosa, ricca e spensierata. Morale della favola, spero di dover avere moderatamente bisogno dei mirabili servizi di questi benefattori dell’umanità , ma, nel caso le condizioni dovessero peggiorare, dovrò oliare la mia Beretta 92, 9 x 19 mm Parabellum, e con due o tre caricatori, ovviamente non vuoti, recarmi a fare, come tutti gli altri, il mio pellegrinaggio devozionale a questi assistenti degli apprendisti becchini per poterli finalmente mettere di fronte alla sublime realtà dell’universale e perenne stupidità .
Carl William Brown